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20 MILIARDI ALLE BANCHE!
20 miliardi alle banche! 20 miliardi, mica bruscolini… Servono per
“consolidare il nostro sistema bancario”, ha detto Gentiloni
(consolidare?! diciamo salvare dal fallimento, che si capisce meglio) e
“intervenire a tutela del risparmio”, tanto che il decreto con cui si
stanziano tutti quei soldoni è stato battezzato Salvarisparmio (Salvarisparmio?!
ma dite Salvabanche, razza di ipocriti, anzi ditela tutta:
SalvaMPS, ecco).
Insomma, 20 miliardi sono davvero tanta roba. Dove li prendono, tutti
quei miliardi? Emettono titoli di Stato, cioè aumentano il debito
pubblico – il che significherà meno spesa sociale e più tasse, perché
non c’è altro modo per ripianare il debito pubblico.
Ma si può? Si può aumentare il debito pubblico alla faccia della
Finanziaria, dei parametri di Maastricht e delle direttive di Bruxelles?
Beh, dice di sì, dice che si può fare “in presenza di eventi
straordinari”.
Ora, se l’“evento straordinario” è il terremoto, per carità: tutti noi
bravi contribuenti siamo ben contenti di farci spremere dell’altro per
dare una mano a quei poveretti che hanno perso tutto. Un po’ di
solidarietà, che diamine! Ma se l’“evento straordinario” è che una banca
è andata in dissesto non solo perché i creditori non pagano i debiti (le
famose “sofferenze”), non solo perché ha fatto operazioni a dir poco
avventate (acquisizioni a tanto di roba che valeva poco, derivati
velenosi comprati solo per occultare i buchi in bilancio), ma anche
perché i suoi stessi dirigenti l’hanno derubata… beh, non so se con
questa gentaglia siamo disposti ad essere altrettanto solidali.
Questa gentaglia è attualmente sotto processo per falso in bilancio,
aggiottaggio e altri gravissimi reati. L’Unione Consumatori ha invitato
gli azionisti e i clienti di MPS a costituirsi parte civile, ma secondo
me dovremmo costituirci parte civile tutti quanti: caspita, i 20
miliardi li tirano fuori dalle nostre tasche! Ma almeno la soddisfazione
di vederli finire in galera – ma perdavvero – ce la daranno?
Maria Turchetto
Il Vernacoliere,
dicembre 2016
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