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BUTTATE I SOLDI DAI BARROCCI!

Siamo ufficialmente in crisi da quasi dieci anni e ancora la ripresa non c’è. Ce la promettono in continuazione, l’anno prossimo, no l’anno dopo ancora, no tra sei mesi, no abbiate pazienza ancora un momentino… e non arriva mai. Arrivano invece le smentite anche delle più caute previsioni. Renzi – il più ottimista di tutti – aveva scommesso su una crescita dell’ 1,6% per il 2016 (e non è mica tanto), già a febbraio l’ha ridimensionata all’ 1,4%, pochi giorni fa le agenzie di rating hanno detto che andrà di lusso se arriveremo all’ 1%. Export debole e ancor più deboli consumi interni, hanno sentenziato.
Beh, se i deboli consumi interni sono un problema (e lo sono eccome, ormai sono tutti d’accordo), dateci un po’ di soldi. Dico dateli a noi, poveri e tartassati cittadini: vedrai come consumiamo! Sono anni che tiriamo la cinghia: consumiamo tutto subito! Macché: continuano a darli alle banche.
Questo succede perché in Europa l’unica autorità economica cui è concesso di fare qualcosa è la Banca Centrale: i governi, i vari ministri delle finanze, del tesoro, dell’industria, del lavoro e compagnia bella non possono fare nulla perché ci sono le politiche di austerity e i vincoli di bilancio imposti dai trattati europei. E la Bce, essendo un’autorità monetaria, può fare solo politica monetaria: cioè abbassare il tasso di interesse e “immettere liquidità nel sistema”, che significa appunto dare soldi alle banche.
E le banche mica li danno a noi, quei soldi, a noi comuni e tartassati cittadini; e nemmeno li danno alle imprese. Le banche non prestano soldi volentieri quando il tasso di interesse è basso. Anche perché la Banca Centrale con una mano gli dà i soldi e con l’altra mano (che si chiama Sorveglianza Bancaria) gli dice: attenti, eh! che quei cittadini tartassati e quelle imprese decotte poi non ve li rendono! E così i soldi finiscono col girare solo sui mercati finanziari senza sostenere l’“economia reale” (quella che produce, vende e compra roba vera e non soltanto titoli) e la ripresa.
Guardate che ormai lo dicono proprio tutti che devono dare i soldi a noi e non alle banche. Perfino quel tipaccio di Milton Friedman, quel paladino del neoliberismo. Ha addirittura coniato uno slogan, quello spiritosone: helicopter money, lanciare soldi dagli elicotteri ai cittadini per incrementare la domanda. E tutti i pappagalli a ripetere: helicopter money! helicopter money!
Ma lasciateli perdere, gli elicotteri, che in tempi di spending review mi sembrano un po’ troppo cari. Prendete magari un camioncino, una macchina, un apino, un carretto, un barroccio: ma dateceli, portateli a noi, noi comuni e tartassati cittadini, ’sti benedetti soldi. E senza scomodarvi troppo: metteteceli in busta paga, dateceli con la pensione o levatecene meno con le tasse. Vedrai come consumiamo! Promesso.

Maria Turchetto
I
l Vernacoliere, giugno 2016