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Il Vernacoliere, agosto 2004
la recensione del turco
Ginnastica per anime flaccide
Carlo
Maria Martini, La trasformazione di Cristo e del cristiano alla luce del
Tabor. Un corso di esercizi spirituali,
Rizzoli, Milano 2004, pp. 208, 15
euro.
Lo so, anche quest'anno siete stati bravi e avete fatto un po' di dieta
e un po' di palestra prima di mettervi in costume da bagno. Ma allo spirito,
ci avete pensato? Dico, non vorrete mica presentarvi in spiaggia con quello
spirito rammollito, con quell'animaccia flaccida e tremolante?
Niente paura: ci pensa il cardinal Martini con questo agile manualetto di esercizi
spirituali. A casa vostra e in soli otto-dieci giorni, anziché in un
mese come prescriveva sant'Ignazio di Lojola (cfr. pp. 12-13), ritroverete la
piena forma dello spirito: solide certezze, ferree intransigenze, fede robusta.
All'inizio, andateci piano, fuori allenamento come siete potreste farvi male.
Perciò "respirare a lungo, tranquillamente, ascoltare i rumori
della natura, immergersi nel silenzio, così da non entrare nell'orazione
di corsa" (p. 18). Le contratture spirituali fanno male: mai pregare
senza riscaldamento. Un bel rosario, per cominciare, oppure "la bellissima
preghiera di Gesù, nella quale la mente lascia posto al cuore, mentre
si ripete, anche migliaia di volte, l'invocazione: `Gesù, Figlio di Davide,
abbi pietà di me peccatore'" (p. 17). Cosa c'è? Vi sta
venendo sonno? Siete sulla buona strada: anche "Teresa di Gesù
Bambino soffriva di sonnolenza nella preghiera" (p. 49).
Ora potete passare da questa fase preliminare di preghiera "statica" (cfr. p.
20) a qualcosa di più dinamico: le oscillazioni spirituali. Quel
che ci serve è una contraddizione in termini, cioè un bel "mistero"
- in gergo tecnico. Per esempio: Gesù è uomo e Dio, oppure Dio
è uno e trino. Siccome non ce la fate a pensarli contemporaneamente,
vi metterete a oscillare tra i due termini che definiscono il "mistero": un
ottimo esercizio, assicura il cardinal Martini. Dio è uno - ma è
anche trino - però è uno - eppure è trino - e così
via, fino a raggiungere lo stato confusionale. Il cardinale spiega benissimo
questa tecnica: "non riusciamo a pensare alla Trinità senza oscillare
tra l'unità di Dio e la trinità delle persone, perché il
mistero supera il nostro intelletto e presiede a quella complessità che
è il mondo chiamato però all'unità piena nel Cristo risorto
e glorificato" (p. 33). Vi sentite per caso "mentalmente confusi", come
Pietro e i discepoli sul monte Tabor (cfr. pp. 51-52)? Molto bene.
Siete pronti per la lectio divina, esercizio "irrinunciabile" (p. 17)
che consiste nel leggere un testo sacro particolarmente oscuro e apprezzarlo
anche se non ci avete capito nulla. Il cardinale consiglia "la pericopa
della Trasfigurazione [...] nella versione lucana" (p. 34): ottima scelta,
perché si tratta di un passo del Vangelo veramente astruso, che metterà
definitivamente fuori combattimento ogni vostra residua facoltà razionale.
In questo stato mentale avete buone probabilità di raggiungere il vero
scopo della serie di esercizi, che il cardinal Martini esplicita fin dalle prime
pagine del manualetto: "sintonizzarsi con le scelte di Dio, così
da decidere secondo la sua volontà e non secondo il nostro parere"
(p. 13). Detto altrimenti e un po' alle spicce - me ne scuso Eminenza, ma è
meglio parlar chiaro - il trucco sta nel convincersi che tutto quel che facciamo
è Dio in persona a deciderlo. E siccome Dio non sbaglia - dico, è
"l'essere perfettissimo", come ci ricorda Martini a ogni pié sospinto
- di certo non sbagliamo neppure noi che siamo i suoi strumenti.
Ecco, vedete che lo spirito è diventato forte? L'anima si è rassodata,
è atletica, risoluta, decisa: un'anima veramente trendy, quel
che ci vuole in tempi di guerre sante. Bando ai dubbi, bando alle debolezze!
Dio è con noi! Avanti come panzer, dunque.
Con questo spirito forte, fortissimo, forzuto, energumeno addirittura
potete presentarvi in spiaggia sicuri del fatto vostro e pronti a riempire di
cazzotti chiunque provi a darvi torto. Buone vacanze.
Maria Turchetto
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